Cottura a vapore:
La cottura a vapore si inserisce in periodi relativamente recenti nella storia dell'uomo, ed è senz'altro un prodotto altamente raffinato dell'inventiva umana.
Non a caso, la sua storia è intimamente legata con una delle più grandi e colte civiltà della storia umana, vale a dire la civiltà della Cina antica.
-->
Questo anche se la cottura a vapore sembra nascere per fronteggiare difficoltà economiche e di risorse, non certo per motivazioni estetiche: i forni sono sempre stati rari, costosi e non molto diffusi.
Si trovano in cina tracce delle prime cotture al vapore già 3000 anni fa. La cucina a vapore ha in sé una peculiarità che manca nella maggior parte delle altre cotture, vale a dire una specie di "filosofia" (si passi per questa volta il termine, preso a prestito da ben più alte e diverse discipline).
Questa filosofia o, diremmo meglio, questa idea che sottende alla cottura al vapore ci dice che esiste un modo più sano per cucinare soprattutto pesce e verdura, rispettando i principi nutrizionali e le qualità organolettiche di questi delicatissimi cibi. La cottura al vapore si può fare sì con acqua, ma anche aggiungendo brodo o vino e, naturalmente, aromatizzando riccamente la stessa acqua con ogni sorta di accorgimento o pietanza: dalle erbe aromatiche alle spezie più disparate o esotiche.
Il primo dei tanti vantaggi di questo tipo di cottura balza subito agli occhi: si tratta di una cottura senza grassi aggiunti. anche rispetto alla bollitura (che com'è noto già di per sé rappresenta un metodo di cottura piuttosto sano) la cottura a vapore vince: infatti cuocendo al vapore si conservano maggiormente non soltanto il gusto e le caratteristiche organolettiche della pietanza, ma anche i suoi nutrienti; studi sulla vitamina C e le varie cotture hanno dimostrato che questa si riduce del 70% circa nelle verdure che la contengono durante la bollitura, mentre durante la cottura al vapore vi è una perdita del 40% circa.... Continua.